TERAMO – Anche il direttore sanitario della Asl di Teramo, Camillo Antelli, è finito nel mirino della magistratura teramana per l’utilizzo improprio delle auto di servizio dell’azienda sanitaria. Il pm Davide Rosati ha infatti firmato il decreto di conclusione delle indagini in cui ipotizza il reato di peculato. La vicenda è simile a quella che vede indagato il direttore generale Giustino Varrassi per l’uso dell’Audi A6 aziendale. Antelli avrebbe percorso centinaia di chilometri a bordo di due Fiat Punto con le insegne aziendali per coprire il tragitto da casa, a Giulianova, verso la sede lavorativa, a Teramo. Questo diversamente da quanto previsto dal contratto aziendale. I carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Teramo, su delega del pm, per sette mesi hanno seguito, filmato e fotografato il dirigente sanitario, dimostrando l’utilizzo delle due auto che venivano parcheggiate nel piazzale dell’ospedale giuliese, che si trova a poca distanza dall’abitazione di Antelli. questo alla pubblica accusa fa ipotizzare il dolo nell’utilizzo: la sosta di quelle auto nel posto più ‘naturale’ per esse, nei pressi di una struttura sanitaria, avrebbe potuto trarre in inganno qualunque malfidato.
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